Non ho mai dato a mio padre la soddisfazione di continuare la sua attività di viticoltore. A un certo punto della mia vita me ne sono andato, lasciandolo solo con i suoi vigneti.
Avrà certamente rimpianto di aver messo al mondo un solo figlio, e magari anche di averlo fatto studiare, creando i presupposti per smarrirlo in qualche angolo di pianura. In realtà tornavo tutti i fine settimana, tornavo per la vendemmia, e in generale, tornavo quando c’era bisogno di me.
Ma questo non poteva significare essere un viticoltore. E infatti io non lo sono, anche se una certa rustica semplicità agricola me la porterò sempre dentro, nel modo di pensare, di vivere, di guardare il mondo.
Quando però mio padre è venuto a mancare mi sono detto che avrei dovuto portare avanti la sua azienda. La sua competenza, il suo lavoro di una vita, i sacrifici suoi e di mia mamma – splendida e solare, che gli è stata sempre accanto – non potevano finire così, in un lento oblio.

Allora è nata l’idea delle “Vigne dell’Angelo”. Un po’ perché il classico “Eredi Brega Angelo & C…” era davvero insopportabilmente triste e scontato. Un po’ perché’, certo, Angelo era il suo nome.

Un po’ per rendere omaggio al suo ricordo, che vive tutt’ora nei vigneti che ha amato, nei sogni che ha trasformato in realtà, nelle persone che ne hanno apprezzato la compagnia. Ma soprattutto per creare un ponte tra vecchio e nuovo, testimonianza del passato e ricerca del futuro, consapevolezza delle proprie radici, e sguardo aperto verso il mondo, in continua evoluzione, della nuova viticoltura.

Non sarò mai in grado di replicare la sua sapienza contadina. Sarebbe una gara persa in partenza. Voglio solo che i miei figli possano tenere dentro il cuore lo spirito e l’energia creativa del loro nonno, perpetuandone il ricordo, rinnovando un’azienda che porta il suo nome, raccogliendone i frutti sotto le ali dispiegate di un Angelo ruvido, rustico, caparbio, ricolmo di spumeggiante passione, come quella che possono avere solo i vini, gli uomini e – perché no? – anche gli angeli del nostro amato Oltrepò.

GIGI | figlio dell’Angelo